L’articolo propone una rassegna sulle opportunità e i maggiori ostacoli in merito alla partecipazione delle persone anziane alle attività di volontariato. A livello internazionale, il dibattito sul volontariato in età matura si è sviluppato principalmente negli Stati Uniti, mentre l’Europa appare ancora indietro nella ricerca: oltre che auspicare un aumento delle indagini sull’argomento a livello nazionale, sarebbe utile promuovere ricerche comparative e trasversali, presenti ancora in numero esiguo. Tra le evidenze attualmente disponibili, risulta che gli anziani più propensi a svolgere attività di volontariato sono quelli “più giovani”, in buona salute, con un livello di istruzione ed una posizione socio-economica elevati, impegnati principalmente in organizzazioni religiose che operano nel settore dei servizi alla persona. Le principali barriere sono invece rappresentate da pratiche discriminatorie legate all’età. A livello internazionale si rivela controverso il rapporto tra l’impegno degli anziani nel volontariato e in altre importanti attività quali il lavoro e la cura informale. Ad ogni modo, emerge con forza l’esigenza di implementare politiche di reclutamento dei volontari senior, dal momento che le poche esistenti sono spesso poco incisive: in questo senso, un supporto importante può essere fornito dalle esperienze realizzate nel contesto statunitense, le quali hanno prodotto negli ultimi anni delle best practices.